L’implantologia dentale, negli ultimi decenni, ha compiuto passi da gigante grazie all’introduzione di materiali innovativi e tecniche sempre più precise. Questo progresso ha permesso non solo di migliorare la sicurezza e la durata degli impianti, ma anche di rendere le procedure meno invasive e più confortevoli per i pazienti.
Oggi, una delle metodiche più avanzate è l’implantologia flapless, che evita l’incisione della gengiva e riduce al minimo il trauma chirurgico per il paziente. In questo articolo approfondiamo insieme i vantaggi e le peculiarità di questa tecnica, scoprendo come un intervento “senza incisione” possa garantire risultati eccellenti con un minore impatto post-operatorio.
Cosa significa implantologia flapless?
Il termine flapless deriva dall’inglese “flap”, che in odontoiatria indica il lembo di gengiva scollato durante un tradizionale intervento di implantologia. Nell’approccio flapless, questa incisione non viene eseguita: il dentista pratica un piccolo foro direttamente in corrispondenza dell’osso, senza sollevare il tessuto gengivale. Così, l’impianto viene inserito in modo meno invasivo, grazie alla pianificazione digitale e a strumenti di chirurgia guidata.
Quali sono i vantaggi della tecnica flapless?
L’assenza dell’incisione chirurgica porta con sé diversi benefici per il paziente e per il medico:
- Riduzione del dolore e del gonfiore post-operatorio: non essendoci un taglio gengivale vero e proprio, i tessuti subiscono un trauma minore.
- Tempi di guarigione più rapidi: l’assenza di suture e di lembo aperto accelera il processo di cicatrizzazione.
- Minore sanguinamento: la gengiva, non essendo incisa, sanguina molto meno.
- Precisione dell’intervento: la tecnica flapless si avvale di sofisticati sistemi di chirurgia guidata, che permettono di pianificare l’intervento al millimetro, riducendo i margini di errore e diminuendo il tempo di permanenza in poltrona.
Come avviene un intervento di implantologia guidata con tecnica flapless
Prima di tutto, si effettua uno studio digitale del cavo orale, con radiografie 3D (Tac Cone Beam) e scanner intraorale. Questi dati vengono elaborati da appositi software che consentono al dentista di progettare l’intervento virtualmente, individuando esattamente la posizione, la profondità e l’angolazione dell’impianto.
Una volta definito il piano di cura, si realizza una mascherina chirurgica (dima) personalizzata, attraverso cui si esegue il foro nella gengiva in corrispondenza della sede implantare: è a questo punto che l’impianto viene inserito, senza necessità di sollevare alcun lembo.
Quando si può inserire un impianto senza tagliare la gengiva?
Non tutti i pazienti sono candidati all’implantologia flapless. In generale, questa tecnica può essere utilizzata quando:
- La quantità di osso residuo è sufficiente e ben valutabile con la diagnostica radiografica.
- Non sono presenti grossi deficit ossei o importanti problematiche gengivali.
- Esiste la possibilità di una corretta pianificazione digitale (chirurgia guidata).
Se queste condizioni sono soddisfatte, l’implantologia flapless offre vantaggi tangibili in termini di comfort e tempi di recupero, senza compromettere la stabilità del risultato finale.
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Conclusioni
L’implantologia flapless rappresenta una svolta nella moderna chirurgia orale: un intervento più veloce, meno doloroso e con un recupero più rapido, senza rinunciare a precisione e longevità del risultato.
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